Presentazione Progetto Ecologia Sociale / Social Ecology Project
Social Ecology since 1984, with Murray Bookchin
Dopo 17 anni sul web, cioè nella globalità della rete, ma il doppio degli anni nella realtà delle cose, almeno nella località delle nostre esistenze, ritorniamo ad esprimerci attraverso un sito che si esprime in forma esplicita in termini di Ecologia Sociale.
Nel 2001, da neofiti della rete, eravamo usciti, con Ecologia Sociale sito in html, rimasto attivo fino al 2007 e comunque in rete fino al 2015 circa e in buona parte salvato su
Oggi il dominio www.ecologiasociale.org è occupato sempre da un sito di ecologia sociale però in lingua inglese.
Poi abbiamo collaborato con infoaction nelle sue varie versioni, in parte, nell'ultima versione, salvato su
rimasto attivo fino al 2016.
Intanto c’è stata lo sviluppo invasivo di Facebook e dei social e qui potete trovare materiali in pagine come:
Ateneo Libertario Friulano
nato nel 2014 e fino al 2017 sviluppato in chiave eco-sociale
Scienza Anarchia
https://www.facebook.com/Scienza-ed-Anarchia-1453070244947328/ e pagine collegate
Tepee tal Parco
L’ecofemminismo si è espressa con il blog Dumbles, sempre attivo
Il web, inteso in tutte le forme disponibili per la comunicazione multimediale e immediata a distanza, più è efficace e tempistico e più è devastante; d’altra parte però il suo utilizzo è inevitabile e potrebbe essere di una utilità incredibile per lo sviluppo di un pianeta ecologico e libertario, anzi diciamolo chiaramente, è proprio lo strumento mancante che può rendere possibile l’utopia, ma purtroppo si sta trasformando in un incubo, in uno strumento di fascistizzazione diffusa, di controllo sociale e degenerazione culturale collettiva e addirittura antropologica.
Non eravamo preparati a una tale efficacia tecnologica e potere di modifica epistemologica e ontologica della realtà, apportata dal web ... e così nella ragnatela vi siamo tutt* rimasti un pò intrappolati.
Oggi l’approccio deve essere maggiormente critico ed è necessario individuare lucidamente pregi e difetti, potenzialità libertarie e pericoli totalizzanti e riposizionarsi nell’utilizzo della rete, ora che si spera di aver sviluppato gli anticorpi e le dovute precauzioni.
Ritorniamo alle origini e partiamo con un sito indipendente dai social, con una componente fissa perchè dà maggiore autonomia e garanzie di mantenimento del controllo dei dati. Un sito comunque dotato di blog di aggiornamento continuo, anche se per la comunicazione immediata si useranno i ben noti strumenti, ma su questi deve sovrastare in primo luogo la realtà delle cose e poi, in ambito virtuale, la modalità espressiva più stabile e indipendente.
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