Va notato innanzitutto, che per la sostenibilità industriale è necessaria e sufficiente una forma ancora più ridotta di TD classica, cioè quella strettamente ottocentesca, rivista attraverso il concetto di Exergy, che è anch’esso un concetto completamente classico, anche se si sta estendendo il suo uso ad altre discipline, in particolare all’ecologia.
L'exergia può essere definita come la frazione meccanica di un’energia, questo ne fa una misura della qualità dell'energia o del suo livello di degradazione relativamente ad uno stato di riferimento. Più in generale, l'exergia di un sistema fuori dall’equilibrio può essere definita come il massimo lavoro meccanico che è possibile estrarre con il ritorno del sistema all’equilibrio. Quest'ultima definizione mostra come il concetto di exergia trascende il dominio dell'energia per consentire caratterizzazioni profonde legate al concetto di struttura e qualità di energia, risorse e ambiente.
In questo senso il libro “Exergy” di Dincer e Rosen (seconda Edizione 2013) è un eccezionale esempio e prova di tale asserzione, cioè si tratta di un approccio fondato principalmente solo sui concetti di calore, lavoro ed efficienza. Per la maggior parte dei fisici invece la termodinamica classica non è più un argomento interessante e hanno, da tempo, sostituito la TD con la Meccanica Statistica (MS); in quest’ultima, peraltro, non si trova traccia del concetto di Exergy.
Quindi Exergy sarà adottata anche come parola chiave per discriminare i testi di TD.
I testi senza l’utilizzo esplicito del concetto di Exergy saranno messi in secondo piano, anche se dovessero essere ottimi testi.
Exergy è diventato un concetto “multifunzione”.
Dopo l’Exergy strettamente ingegneristica, i passi successivi sono “Exergy& Energia Radiante” per il fotovoltaico ed “Exergy&Risorse Naturali” per la sostenibilità.
Anche questi campi sono coperti da una letteratura scientifica matura ed efficace.
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